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Questo articolo è stato scritto in collaborazione con le ragazze di “Il giardino di FlyLady” (un gruppo di supporto del metodo FlyLady).
Ho raccolto le loro esperienze, le ho aggiunte alle mie ed è venuto fuori questo post dettagliatissimo.
L’asciugatrice è un elettrodomestico utilissimo, purtroppo spesso non viene sfruttato nel modo corretto. La cosa che tutte pensano è, prendere il bucato appena lavato, schiaffarlo dentro e avviare il solito programma che va bene per tutto! Il risultato il più delle volte è un groviglio di roba asciutta ma completamente stropicciata…con la conseguenza che il tempo che abbiamo risparmiato per stendere, lo dobbiamo impiegare con gli interessi per stirare e dare un aspetto decente ai nostri indumenti. Ma è un vero peccato avere un attrezzo così utile e non saperlo usare e dunque ecco per voi la guida definitiva:
“Asciugatrice come si usa!”
Centrifugare:
Prima di mettere i capi, assicuriamoci di aver fatto fare alla nostra lavatrice una centrifuga piuttosto forte, la più alta che possa fare. Questo permetterà ai capi di asciugare in un tempo minore.
Prima di caricare:
Prima di mettere i panni, sbattiamoli un pochino (come quando dobbiamo stenderli) ,allarghiamoli per bene, controlliamo che le maniche delle maglie o le gambe dei pantaloni non siano “appallottolate”, apriamo bene i calzini, insomma, evitiamo di buttare tutto raggomitolato, i capi non riuscirebbero a districarsi e rimarrebbero ammassati e umidi. C’è anche chi consiglia di riporre i capi in piegati in maniera semplice.
Come caricare:
Nonostante abbia un cestello notevolmente più grande rispetto alla lavatrice, non è consigliabile riempirlo completamente, il bucato non avrebbe spazio sufficiente per “gonfiarsi “col risultato che avremmo un bucato compresso, stropicciato e umido. Per avere un buon risultato non dovremmo caricare più di metà cestello.
Suddividere i tessuti:
Se mettiamo i capi così come li abbiamo tolti dalla lavatrice, dovremmo per forza impostare un programma che dura parecchio perché in mezzo al bucato c’è di tutto, dal sintetico leggero che asciuga in mezz’ora, al cotone pesante che impiega oltre due ore. Se dividiamo i capi in base al tipo di fibra, possiamo risparmiare tempo e soprattutto ottenere migliori risultati. Potremmo dividere i capi in tre gruppi: sintetici (asciugano in mezz’ora) , cotoni leggeri (asciugano in 40 minuti) e cotoni pesanti (asciugano in un ora e mezzo) e farli asciugare separatamente l’uno dall’altro. Il tempo totale sarà all’incirca come quando li mettiamo tutti assieme…ma così separati, asciugheranno sicuramente meglio, e risulteranno meno stropicciati.
Scegliere il programma:
Se non ci si vuol ritrovare col guardaroba di Barbie a fine programma, è meglio controllare ciò che va o non va in asciugatrice. Alcuni tessuti, col calore e il continuo sballottamento, tendono a restringersi, ad esempio cotone e lana, ma con le dovute accortezze possiamo usufruirne anche con questi materiali.
Prima che il programma finisca:
Può capitare che i capi siano già asciutti prima che finisca il programma che abbiamo impostato…quindi, prima che finisca (se ce ne ricordiamo) apriamo il cestello e controlliamo, se è tutto già asciutto non ci resta che togliere il bucato 😉 un programma troppo lungo asciuga eccessivamente il bucato “cuocendo” le grinze e rendendole più difficili da mandar via, quindi se togliamo il bucato ancora leggermente umido, è l’ideale. Per “leggermente umido” si intende che non è secco, ma basta il tempo di piegarlo ed è già asciutto.
A fine programma:
Appena il programma finisce non ci resta che togliere il bucato e piegarlo, o sistemarlo bene in attesa di stirarlo, non lasciamolo assolutamente dentro perché il calore fissa le pieghe…e il bucato caldo che giace su se stesso, si riempie di grinze indelebili. Se pensiamo di non poter scaricare l’asciugatrice a fine programma (perché magari non siamo in casa) facciamo in modo di impostare un programma che lasci gli indumenti leggermente umidi, così al nostro rientro potremmo riavviarl ancora qualche minuto in modo che il bucato finisca di asciugare eliminando eventuali grinze, oppure usiamo la partenza ritardata, se ne è dotata.
Pre o post stendino:
Possiamo usare la nostra asciugatrice anche come accelerante di asciugatura. Se non vogliamo/possiamo tenerla accesa per tutto un programma intero, possiamo mettere il bucato per 20 minuti e poi stenderlo come siamo abituate a fare, questo farà si che si asciughi molto più velocemente e con molte meno grinze (agevolandoci anche in fase di stiratura o evitandoci addirittura di stirare). Oppure la usiamo dopo aver steso, togliendo il bucato ancora un tantino umido e facendo un programma corto da 20 minuti circa, così si finisce di asciugare e si eliminano parecchie grinze.
Manutenzione:
Per avere ottimi risultati dobbiamo ricordarci di pulire sempre i filtri e svuotare sempre il serbatoio, possiamo farlo alla fine di ogni utilizzo, sarà meno faticoso che farlo quando si blocca e non capiamo il motivo 😉 Se il programma è particolarmente lungo e con capi pesanti e molto umidi, mettiamo in pausa e svuotiamo il serbatoio, aiuterà ad asciugare più velocemente.
Lana:
Lo sanno tutti, la lana infeltrisce, sia in lavatrice che in asciugatrice. Se non siamo certi del risultato che otterremo asciugando un capo in lana, è meglio non rischiare e farlo andare da solo per pochi minuti, giusto il tempo di togliere qualche grinza e di riscaldarlo in modo tale che quando andremmo a stenderlo asciugherà prima, ma evitiamo di far fare ad un capo di lana un ciclo completo.
Lenzuola:
“Finalmente ho l’asciugatrice, posso asciugare le lenzuola senza doverle stendere”,… ma… che delusione!! Purtroppo le lenzuola non sempre escono bene, spesso tendono ad arrotolarsi e ad annodarsi tra di loro, l’ideale è metterle da sole (senza altri indumenti), e metterne una copia per volta…in mezz’ora dovrebbero asciugarsi. Oppure mettere tutte quelle che abbiamo lavato (anche se sono più di due), farle andare 20 minuti e poi stenderle, in questo modo si asciugheranno in un batter d’occhio e non rimarranno stropicciate. Se abbiamo il copri piumone, è meglio farlo andare da solo, tende ad inglobare le altre cose rallentando l’asciugatura di tutto.
Piumini:
I piumini (sia quelli per il letto che i giubbotti in piuma) si possono asciugare benissimo ma seguendo un’accortezza, ogni mezz’ora è consigliabile toglierli, scuoterli e farli raffreddare un pochino,… l’eccessivo calore danneggia il tessuto che trattiene le piume (specie nei giubbotti di piume). In oltre se si inseriscono due paline da tennis, si agevola lo sgroviglio delle piume.
Calze:
Se usate calze in cotone e pensate è consigliabile acquistarle qualche taglia più grande questo perché si restringono!! (se sono sintetiche non c’è problema) Avete trovato utili questi consigli?
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Mi sembra piuttosto complicato prendere tutti questi accorgimenti. Io non ce l’ho e sono fiero di non averla, preferisco asciugare alla vecchia maniera stendendo i panni all’aperto e se poi il tempo è brutto metto lo stendino in casa. Allo stendino posso stendere qualsiasi capo mentre in asciugatrice bisogna controllare ogni singolo capo per dividere quelli asciugabili in asciugatrice e quelli che invece non vanno asciugati a macchina. Dove sta il vantaggio? Continuo a vivere senza asciugatrice, ritengo più vantaggioso non averla piuttosto che averla.
io non prendo messuno di questi accorgimenti e mi va benissimo lo stesso. Dopo lavaggio butto tutto affianco in asciugatrice direttamente e risparmio un sacco di tempo rispetto a quando stendevo.