Occuparsi del bucato

Hai un problema col bucato?

Buongiorno amiche, oggi vi parlo del bucato da lavare.
Il tuo cesto della biancheria sporca e’ sempre vuoto?
I tuoi cassetti sono sempre provvisti di bucato pulito?
Hai sotto controllo i panni da stirare?

Se avete risposto NO a queste domande, allora questo è l’articolo che fa per voi.

Quando il bucato era un problema

In passato per me e’ stato un vero problema seguire il bucato, se ci ripenso mi vergogno.
Più volte mi è capitato di rilavare il bucato senza nemmeno toglierlo dalla lavatrice perché ormai era li dentro da giorni e puzzava di umido e mi è capitato di rilavarlo anche 3 volte per lo stesso motivo, “non ho tempo di stenderlo” era la mia scusa e ovviamente, finché la lavatrice era piena di bucato da rilavare, non potevo di certo farne altre nel frattempo, con la conseguenza che il cesto della biancheria era sempre strapieno, tanto da non starci più nulla dentro e il bucato finiva sparso per tutto il pavimento del bagno; capitava che anche la vasca diventasse un mega cesto della biancheria e per poterla usare la sera, buttavo fuori tutto il bucato.
Le volte che riuscivo a lavare e a stendere il bucato questo rimaneva sullo stendino per giorni, “non ho tempo per toglierlo”  era l’altra scusa e così capitava spessissimo che cercavo gli indumenti da indossare direttamente nello stendino o magari nell’immensa pila di roba da stirare.
Comprai l’asciugatrice e all’inizio presa dell’entusiasmo della novità avevo migliorato un pochino, ma non avendo un metodo presto la situazione tornò come prima con la differenza che il bucato da indossare lo dovevo cercare anche dentro l’asciugatrice e ormai era ultra stropicciato.
Passavano gli anni e il problema era sempre lo stesso, ogni tanto mi decidevo e lavavo tutto in una volta, per un po di tempo avevamo finalmente bucato pulito senza problemi, ma poi ricadevo nel pozzo senza fondo che pareva essere la gestione del bucato.
Un giorno decisi seriamente che dovevo porre rimedio a questo problema, era il periodo in cui stavo cercando di migliorare nella gestione della casa e il bucato rientrava nei piani di organizzazione.
Avevo deciso che avrei fatto una lavatrice al giorno, anche se c’era poca roba da lavare, avevo un tale timore di ritrovarmi sommersa di bucato sporco come in passato che lavavo anche pochi pezzi pur di non vedere nulla nella cesta del bucato.
La cosa funzionava, ma stava diventando una fissazione, praticamente vivevo in lavanderia, in attesa che la lavatrice finisse di lavare, perennemente affacciata al balcone per capire se il bucato era asciutto, insomma, mi ero liberata di un problema ma lo stavo sostituendo con una mania al limite dell’ossessione.

 

Avere una routine per il bucato cambia la vita

Ho capito che non dovevo seguire il bucato senza un criterio durante la giornata e non dovevo nemmeno avere una fissazione costante, la soluzione che diede una svolta decisiva fu creare una routine con orari (più o meno precisi) per ogni fase della gestione del bucato.

Le mie routine

La prima routine che ho stabilito e’ stata circa 3 anni fa:
Caricavo  la lavatrice dopo cena (dopo che tutti si erano fatti la doccia e non c’era bucato da lavare in giro)
Impostavo il timer perché partisse la mattina seguente verso le 7.00
Mi alzavo, mi vestivo, mi lavavo il viso e andavo subito ad occuparmi del bucato, lo facevo andare una decina di minuti in asciugatrice per togliere le grinze (come ho spiegato qui) e poi lo stendevo.
Stendevo per bene, le maglie nelle grucce e il resto nei fili.
Dopo pranzo toglievo dalla fune, piegavo e riponevo subito nei cassetti (se necessario ripassavo in asciugatrice per togliere qualche grinza di troppo)
Io non stiro, quindi un passaggio in meno.

Dopo circa un anno ho traslocato e nel nuovo appartamento non ho potuto sfruttare la vecchia routine, cosi’ l’ho modificata in questo modo:

Non potendo far partire la lavatrice la mattina presto perché troppo vicina alla camera da letto, caricavo la lavatrice la mattina, dopo che uscivano tutti di casa e raccoglievo i vari indumenti in giro per le camere.
Alle 19.30 (orario a tariffa più bassa) facevo partire la lavatrice.
Alle 21.00 circa, dopo che la lavatrice finiva, stesso procedimento della routine precedente…passavo in asciugatrice poi via di stendino.
Nel dopo pranzo del giorno dopo toglievo la biancheria dalla fune, la piegavo e la riponevo nei cassetti.

E poi, ennesimo trasloco e routine nuova:

Carico la lavatrice la sera prima di cena
Avvio la mattina seguente poco dopo essermi alzata verso le 7,30
Porto la piccola a scuola e al rientro e’ ora di stendere.
Verso ora di pranzo tolgo i panni asciutti.
Piego e sistemo nei cassetti.

Crea la tua routine per il bucato

Ho condiviso queste mie tre routine per farvi capire che per ogni situazione c’è  una soluzione adattabile.
Si possono creare infinite routine in base alle vostre esigenze, ai vostri orari, ai ritmi della vostra famiglia.
I passaggi del bucato sono:
-caricare la lavatrice
-avviare la lavatrice
-stendere
-ritirare il bucato
-piegare il bucato
-conservare nei cassetti
-stirare il necessario

A parte lo stiro che porta via tempi diversi in base a quali e a quanti capi stirate, tutti gli altri passaggi durano al massimo 5 minuti (non ci credete? provate quanto tempo ci va)
Stabilite in quale momento della giornata volete o potete svolgere questi passaggi e se può esservi di aiuto, scrivete la routine in un foglio e controllatelo più volte durante la giornata in modo da aiutarvi a prendere bene il ritmo, o mettete delle sveglie sul cellulare che vi ricordino quale passaggio dovete fare.
Vedrete che in brevissimo tempo non avrete più l’incubo della cesta straripante!

“Crea una routine per il bucato e il bucato non sarà più un problema”

 

1 commento su “Occuparsi del bucato”

  1. Leonora Lombardi

    io non ho più problemi per la stiratura ho acquistato una macchina asiugastiratrice e ho ridotto i tempi del 95 % della stiratura e asciugatura

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